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Nostri Relatori

 

Marina Rui, Università di Genova

JoVE: da un uso emergenziale a uno strutturale

Oggi siamo a un bivio: selezionare le esperienze positive, nate dalla necessità forzata di didattica online, per integrare e arricchire l’attività in presenza, oppure tornare all’usuale e perdere, oltre alle esperienze e agli sforzi compiuti, un’occasione di innovazione. In particolare gli ambienti scientifici, in cui le esperienze di laboratorio sono cruciali, hanno usufruito, in pandemia, di strumenti visuali quali JoVE come mezzi alternativi per l’indispensabile apprendimento attraverso la sperimentazione; tuttavia, va sottolineato che, anche nelle condizioni ottimali, solo un numero limitato di esperimenti può realmente essere eseguito dal vivo, pertanto strumenti che offrono la visualizzazione step-by-step di una gamma molto più vasta di essi è di grande utilità didattica. 

Per quanto riguarda l’ateneo di Genova, le statistiche rilevate ne indicano un utilizzo ancora moderato, ma con due indicatori significativi: l’attività non si è interrotta con la fine dell’emergenza, le aree di utilizzo sono differenziate; 

In particolare, è importante sottolineare che è stato creato un gruppo di lavoro all’interno delle biblioteche delle aree STEM, Medicina e Politecnica inserito nel più ampio “Obiettivo Strategico Di Ateneo per la diffusione di strumenti innovativi per la didattica all’interno del sistema bibliotecario di ateneo”; lo scopo è superare il ristretto nucleo dei primi sperimentatori, che sono stati spinti dalla necessità, per consolidane l’affiancamento alla didattica in presenza e allargarne la platea di utilizzatori.  

Marina Rui

Biografia

Marina Rui, laureata in chimica, ha iniziato ad affiancare, all’attività di docenza in Chimica Fisica, l’interesse per l’e-learning nel 2001 coordinando, su tale tematica, commissioni e gruppi di lavoro nell’Ateneo di Genova;

Dal 2015 al 2020 ha ricoperto la carica di Delegato del Rettore per l’e-learning; 

Dal 2016 fa parte del Consiglio Scientifico di EduOpen, network di atenei italiani per l’erogazione di MOOC che opera nella filosofia dell’Open and Digital Education Movement e che, a sua volta, è membro dell’European Mooc Consortium;

È membro del Consiglio direttivo della Società italiana di e-learning SIeL;

Dal 2020 fa parte del Comitato per l'innovazione didattica di Ateneo (CIDA) dell’Università di Genova, che ha il compito di promuovere progetti, attività e servizi per migliorare, potenziare e innovare la didattica di Ateneo.


Manuela Viola

Manuela Viola, Università degli Studi dell’Insubria

Metodi per uniformare la preparazione e diminuire i tassi di abbandono

Nei corsi di laurea sanitari, la verifica delle conoscenze in ingresso avviene mediante la valutazione del punteggio al test nazionale di ingresso. Il recupero delle conoscenze mediante lezioni è reso difficoltoso dallo scorrimento delle graduatorie.
L’intervento sarà focalizzato sui metodi pratici utilizzati a superare queste difficoltà per gli studenti del primo anno, che grazie ad una preparazione più solida garantita anche dagli strumenti metodi digitali, hanno reso le loro opportunità di successo sempre più concrete.

Biografia

Prof.ssa Viola Manuela, Presidente del corso di Laurea in tecniche di laboratorio biomedico presso la scuola di Medicina dell’Università dell’Insubria. Svolge una ricerca che riguarda la modifica della matrice extracellulare in condizioni patologiche. Come docente insegna chimica e biochimica nei corsi di laurea triennali e magistrali di area sanitaria della Scuola di Medicina. Delegata del Dipartimento di Medicina nel consiglio della Biblioteca di Medicina e Scienze e componente del Sistema Bibliotecario d’Ateneo.


Pierangelo Metrangolo, Politecnico di Milano

Virtual Teaching and Research: Take the Best and Leave the Rest

La pandemia di COVID-19 ha avuto ripercussioni sulla vita quotidiana e professionale di tutti. Ovviamente all'inizio la mia attività di ricerca è rallentata e non è stato facile rimanere in contatto con gli studenti ed il personale del mio gruppo di ricerca. Ad un certo punto abbiamo dovuto reagire a questo “new normal", trovando il modo di adattarci e di connetterci online. Ho scoperto che le piattaforme virtuali possono offrire nuove opportunità. Ho, ad esempio, dato il via ad una serie di seminari virtuali presso il mio dipartimento, invitando colleghi da tutto il mondo. Il primo simposio internazionale online a cui ho partecipato è stato un grande successo. Anche se attraverso un monitor, mi sono reso conto di quanto fossi felice di incontrare volti familiari di amici e colleghi provenienti dai luoghi più remoti del mondo e di vedere che erano in buona salute e che potevamo discutere di scienza sorseggiando una tazza di caffè nella pace del nostro ufficio o a casa. Anche se è comprensibile che la maggior parte delle persone preferisca gli incontri di persona, sta diventando routinario avere a disposizione situazioni ibride, che offrono una maggiore flessibilità.

Pierangelo Metrangolo

Biografia

Pierangelo Metrangolo è professore ordinario di Fondamenti di Chimica per le Tecnologie presso il Politecnico di Milano, dove è anche vicepresidente esecutivo del Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica "Giulio Natta". Ricopre incarichi di visiting professor presso il VTT-Technical Research Centre of Finland e presso l'Aalto University, Finlandia, dove presiede anche la cattedra locale UNESCO/UNITWIN "GREENOMIcS-GReen chEmistry ExcelleNce from Baltic Sea toO Medlterranean Sea and beyond". Tra i suoi recenti riconoscimenti figurano la medaglia Giorgio Modena 2021 della Società Chimica Italiana e il Fluorous Technologies Award 2019.
È uno degli scienziati più citati in chimica, essendo autore di 304 pubblicazioni internazionali con 21974 citazioni (H-index: 64). Attualmente è il presidente 2022-2023 della Divisione di Chimica Fisica e Biofisica (DIV. I) dell'Unione Internazionale di Chimica Pura e Applicata. Dal 2013 è borsista del Consiglio Europeo della Ricerca (ERC) con i progetti "FOLDHALO - Folding with Halogen Bonding" e "MINIRES - A Minimalist Peptide Elastomer", volti a studiare la rilevanza dei legami alogeni biomolecolari.


Laura Cipolla

Laura Cipolla, Università degli Studi di Milano – Bicocca

Storie di emergenza diventate quotidiane

L’intervento si focalizzerà sulla presentazione dell’esperienza didattica con l’utilizzo di risorse digitali del Corso di Studi triennale in Biotecnologie presso l’Università degli Studi di Milano – Bicocca durante l’emergenza sanitaria.

Biografia

Dal 1998 ricercatore e docente di Chimica Organica presso l’Università degli Studi di Milano – Bicocca per i Corsi di studio in Scienze biologiche, Biotecnologi industriali, Chimica e Scienze della formazione. La passione per la ricerca è stata affiancata più recentemente dall’interesse verso gli aspetti didattici e formativi, sfociati nel ruolo di Coordinatore dei Corsi di Studio in Biotecnologie e Biotecnologie Industriali dell’Università degli Studi di Milano – Bicocca e membro eletto della giunta della Conferenza Nazionale Permanente dei Corsi di Studio in Biotecnologie.


Gian Battista Parigi, Università di Pavia

Coinvolgere gli studenti con l'apprendimento misto: I suggerimenti di un coordinatore dei tirocini di medicina

Durante la pandemia, il Prof. Parigi ha preso in considerazione per la prima volta il modello di istruzione ibrida e ha lavorato instancabilmente per garantire che la transizione fosse il più agevole possibile per tutti i suoi studenti. Per farlo, ha utilizzato risorse didattiche digitali per il corso di medicina, in particolare per coloro che devono iniziare il tirocinio dal terzo anno. I metodi che ha sviluppato e messo in pratica hanno migliorato la preparazione dei tirocinanti, che, anche passata la situazione emergenziale, continuano a beneficiare delle nuove strutture multimediali a supporto delle attività pratiche.

Gian Battista Parigi

Biografia

Gian Battista Parigi, Presidente del Centro per la Cooperazione Internazionale e Professore Associato di Chirurgia Pediatrica presso l'Università di Pavia. Il suo lavoro evidenzia la versatilità del video nella formazione medica, dall'apprendimento alla pratica.


Barbara Neri, Alma Mater Studiorum Università di Bologna

La Didattica post emergenziale: presenza e nuove sperimentazioni all’Alma Mater

La fine della pandemia porta con sé il rientro in presenza delle attività didattiche, della comunità accademica tutta, dei docenti, delle studentesse e degli studenti, che si ritroveranno così a rivivere gli spazi universitari, in una dimensione relazionale che solo la didattica in presenza può favorire e restituire come valore in sé.
Al contempo, gli ultimi due anni, hanno definito una forte spinta all’innovazione delle pratiche di didattica; ciò dal punto di vista sia dell’infrastruttura tecnologica, sia delle metodologie di didattica che sono state profondamente rinnovate. Un percorso questo del quale ha senso fare tesoro per valorizzare le migliori esperienze ideate nella fase emergenziale, rinnovandole e ampliandone le progettualità, all’interno di un sistema di qualità teso all’innovazione, all’inclusione e al miglioramento costante dell’offerta formativa.

Barbara Neri

Biografia

Dopo aver maturato una lunga esperienza sui temi dello sviluppo professionale e organizzativo, attualmente è responsabile del settore per la qualità e l’innovazione della didattica dell’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna.
Contestualmente collabora con Enti e Associazioni professionali per l'innovazione dei processi e dei sistemi formativi e svolge attività di docenza e consulenza sui temi connessi alla gestione e sviluppo delle risorse umane.
Fra i più recenti interessi e progetti sta approfondendo lo studio e la sperimentazione del management della qualità in ottica inclusiva, partecipata e votata all’innovazione. E’ inoltre esperta di riferimento del Presidio tematico “Ruolo ed Extra-Ruolo: il manager fuori di sé” del progetto inter-atenei di Umanesimo Manageriale e esperta attitudinale per prove selettive, all’interno di commissioni di concorso.

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